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I risparmi energetici: tetto isolato

Con questo post voglio inaugurare la rubrica inerente a consigli veloci per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione. Inizio da quello che vedo semplicemente affacciandomi dalla  finestra (a triplo vetro) di casa mia!
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La differenza tra un tetto isolato e uno no? La copertura dell’edificio di destra è stata isolata con 10 cm di polistirene, quella di sinistra no. Notate la neve: sulla gronda si è mantenuta mentre per la restante falda si è sciolta con il calore che sfugge dal tetto. Calore che costa soldi, energia e comfort termico.
Se la caldaia di casa in questi giorni va a manetta e il termostato non raggiunge mai la temperatura, se alcuni locali sono caldi e altri polari, se stando vicino alla finestra rischi la polmonite, se il pavimento è caldo come una lastra di ghiaccio, non risolvere pensando di comprare una stufa a pellets, è il momento di coibentare la casa e sostituire i serramenti: la casa, prima di tutto!
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Il progetto

Parola d'ordine: preservare!
Recupero del sottotetto esistente per una nuova abitazione.
E' riproposta l’architettura di impianto dell’edificio del 1910 senza trasformazioni radicali. Il sottotetto con copertura a padiglione, già agibile, verrà reso abitabile mediante una sopraelevazione molto modesta e molto armonica. Le nuove aperture del recupero del sottotetto saranno allineate con le esistenti sottostanti.
Ristrutturazione complessiva.
I piani esistenti seminterrato, terra e primo verranno ripensati e gli spazi ridistribuiti. Per motivi di privacy non pubblicherò mai le piante ne dell'esistente e soprattutto quelle di progetto per cui lascio questa parte alla vostra immaginazione!
La classe energetica e le soluzioni tecnologiche per arrivarci
L’edificio, dopo un’attenta e minuziosa analisi energetica, si classifica in pessima classe ed è identificato come altamente energivoro. L’obiettivo, ambito, è quello di portare l’edificio in una classe energetica molto virtuosa, classe A, diventando uno dei primi edifici della zona inserito nella prestigiosa classificazione. Per il raggiungimento della classe è fondamentale un’importante coibentazione delle superfici disperdenti: la copertura, la soletta contro terra e i muri perimetrali. Quest’ultimi necessitano di una coibentazione esterna di circa cm. 20 (isolazione a cappotto) in modo tale da portare la trasmittanza complessiva a livelli idonei per la certificazione energetica di prima classe. Completeranno il progetto di contenimento dei consumi la ventilazione meccanica controllata, pannelli solari termici e fotovoltaici, sistema elettrico domotico, recupero delle acque piovane per il riutilizzo come irrigazione e scarico wc, caldaia a condensazione centralizzata a gas con rete di distributiva a pannelli isolati radianti nel pavimento.