La tecnologia per l'utilizzo termico dell'energia solare ha raggiunto maturità ed affidabilità tali da farla rientrare tra i modi più razionali e puliti per scaldare l'acqua o l'aria nell'utilizzo domestico e produttivo.
La radiazione solare, che raggiunge 1kW/m² nelle giornate di luce, resta la fonte energetica più abbondante e pulita sulla superficie terrestre.
L'applicazione più comune è il collettore solare termico utilizzato per scaldare acqua sanitaria. Un metro quadrato di collettore solare può scaldare a 45÷60 °C tra i 40 ed i 300 litri d'acqua in un giorno a secondo dell'efficienza che varia con le condizioni climatiche e con la tipologia di collettore tra 30 % e 80%.
Le tipologie di collettori solari termici variano molto in termini di costo e di prestazioni. I collettori solari termici vanno considerati integrativi rispetto alle tecnologie tradizionali; sono considerati capaci di fornire direttamente solo parte dell'energia necessaria all'utenza, energia che altrimenti dovrebbe essere prodotta dalla caldaia tradizionale. La percentuale di energia termica prodotta annualmente da un collettore solare termico prende il nome di fattore di copertura del fabbisogno termico annuo.
E' per questo motivo che un collettore solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria dimensionato correttamente viene progettato per soddisfare il 60÷65% del fabbisogno termico.
Il nostro progetto ha previsto l’impiego di due collettori per incasso nel tetto IDMK sviluppanti una superficie complessiva di mq. 5,04 esposti sulla falda sud est con inclinazione di 27° e un sistema di accumulo di circa 300lt.
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