Il tetto: posa e stratigrafia

Prosegue l’opera della copertura; vi illustro il pacchetto elaborato da NRG zero che permetterà di raggiungere una trasmittanza pari a 0,1559 W/(m²K). I prodotti isolanti in fibra di legno utilizzati sono della Pavatex ed in particolare il Pavatherm 20cm e Isolair L da 3,5cm.

stratigrafia copertura

Dato il notevole spessore del pacchetto finito (26,4 cm) è stata ideata l’interruzione dei travetti in gronda con il successivo montaggio al di sopra della struttura portante in modo da snellire la copertura.

nodo 1 copertura.pdf

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Al fine di garantire una continuità storica dell’edificio ho riproposto la stessa sagomatura dei travetti utilizzata nel 1910 per la realizzazione della copertura.

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Il tetto

E’ sempre un emozione personale “portare al tetto” un fabbricato. La posa della copertura rappresenta da sempre un punto di arrivo della costruzione. Pubblicherò più post al riguardo in quanto cercherò di arricchire il più possibile con immagini le varie fasi lavorative.

Terminati i muri perimetrali si è armata la correa e in essa sono stati annegate delle barre filettate in acciaio, per l’esattezza sono 57 del Ø 16, che serviranno per agganciare la radice, cioè la banchina di legno alla quale verranno fissati i travetti.

IMG_4707 correa armata

IMG_4711 barre filettate

IMG_4796 radice posizionata

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inizio posa travi

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Seconda soletta: crescono i muri

L’impresa lavora davvero alacremente! siamo giunti alla seconda soletta (quella del piano mansarda per intenderci) ed è stato già gettato il muro centrale che accoglierà la copertura a padiglione. Si iniziano a costruire i muri di imposta (perimetrali) con un blocco in laterizio forato spesso 30cm che con cappotto da 20cm porterà il muro ad una trasmittanza davvero importante di 0.167 W/m²K.

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classe a mansarda.PDF

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Le case passive: cosa sono?

Come ormai tutti sappiamo il settore delle costruzioni ha un ruolo molto importante nelle problematiche legate all’ambiente. Dopo tanto parlare finalmente negli ultimi anni si iniziano a vedere iniziative concrete per ridurre i consumi nell’edilizia e per realizzare edifici con criteri di risparmio energetico.
Una casa in “classe A”, che fino a pochi anni fa non era neanche immaginabile, adesso è un bene reale, reperibile sul normale mercato immobiliare a prezzi paragonabili ad edifici convenzionali. In questo nuovo scenario sono presenti anche quelle che vengono definite case passive (o Passivhaus).
tabella
Come si può vedere dalla tabella in una casa passiva i consumi sono bassissimi. Per essere classificato come edificio passivo, infatti, devono essere rispettati i seguenti criteri:
RISCALDAMENTO: la domanda di energia utile netta per il riscaldamento ambientale non superiore ai 15 kW/m2a
ENERGIA PRIMARIA:
la domanda di energia primaria per tutti i servizi, inclusi riscaldamento, acqua calda sanitaria, elettricità per l’abitazione e gli ausiliari non superiore ai 120 kWh per m2 di superficie netta abitabile per anno
TENUTA ALL'ARIA: l’involucro edilizio dovrebbe presentare un risultato del test di pressurazione (a 50 Pa), non superiore a 0.6 h-1, secondo la EN 13829
COMFORT INVERNALE:
in inverno, la temperatura operativa nelle stanze può essere mantenuta sopra i 20°C, entro i limiti energetici summenzionati
Questi valori sono possibili in quanto gli edifici passivi sono caratterizzati da dispersioni così basse che il calore fornito dagli apporti solari (finestre e vetrate esposte a Sud) ed il calore prodotto e recuperato da sorgenti interne (persone, apparecchiature, macchinari, illuminazione artificiale) riescono a fornire quasi tutta l’energia necessaria per il riscaldamento invernale.
Questa tipologia di edifici si è sviluppata soprattutto nel Nord e Centro Europa (Francia, Germania, Svizzera, Austria, Svezia) dove nel 2006 erano già state realizzate più di 8.000 costruzioni conformi allo standard Passivhaus (delle quali 4000 solo in Germania). Molte di queste sono state realizzate grazie alle iniziative promosse dal progetto Cost Efficient Passive House as European Standard, più semplicemente detto CEPHEUS (per approfondimenti http://www.cepheus.de/).
Contemporaneamente alla diffusione delle case passive nel Nord Europa, inizia la richiesta di edifici a basso consumo energetico anche nel Sud dell’Europa, in paesi cioè con climi più caldi. Diventa quindi urgente trovare soluzioni che permettano di adattare il concetto di “casa passiva” anche nei paesi dove il problema maggiore è garantire il comfort estivo. Per far fronte a questa esigenza è nato Passive-On un gruppo di ricerca e diffusione patrocinato dal programma europeo SAVE Intelligent Energy e coordinato da eERG (end-use Efficiency Research Group) del Politecnico di Milano che mira alla promozione di case passive nei climi caldi (per approfondimenti http://www.passive-on.org/). Sono stati proposti dei valori limite anche per il raffrescamento estivo (energia utile netta per il raffrescamento non superiore ai 15 kW/m2a) che sicuramente saranno rivisti allorquando sarà maturata una maggiore esperienza.
Nella "Risoluzione del Parlamento europeo” del 31 gennaio 2008 su un “Piano d'azione per l'efficienza energetica: concretizzare le potenzialità“ l’articolo 29: “chiede alla Commissione di proporre, a partire dal 2011, un requisito vincolante in base al quale tutti gli edifici nuovi che necessitano di un sistema di riscaldamento e/o raffreddamento dovrebbero rispettare le norme relative alle abitazioni passive o norme equivalenti per gli edifici non residenziali nonché, a partire dal 2008, l'obbligo di utilizzare soluzioni passive di riscaldamento e raffreddamento. ” Questa proposta per adesso non è stata accolta ma ci fa capire la necessità di iniziare a progettare e costruire case passive in un’ottica di sviluppo sostenibile dell’edilizia.
di Sara Silvestro per Ecocentrico

Si armano le solette

ompletate le demolizioni più significative ora, con il nuovo anno, si è pronti per gettare le nuove solette. Importantissima l’opera di armatura, cioè la struttura di sostegno formata da puntelli e pannelli da cassero. Il solaio portante sarà il classico in laterocemento 16+4 cm dove 16 è lo spessore del travetto con pignatta e 4 il calcestruzzo (caldana)  armato con rete elettrosaldata.
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Buone Feste (fermi per neve)

Nel ringraziare gli affezionati lettori che ad oggi si aggirano intorno alle 640 visite allego due foto a tema natalizio. Il cantiere e il blog riprenderanno regolarmente dopo le meritate feste con nuovi post sempre più interessanti.

Auguro a tutti un felice Natale e uno spettacolare Anno Nuovo.

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Demolizioni delle solette

L’edifico ora si presenta davvero spettrale. Sembra una chiesa senza copertura. Le due solette in legno sono state completamente demolite e la pavimentazione del piano terra sta per essere rimossa. I muri di spina al piano primo (quelli centrali) sono stati parzialmente demoliti  e i restanti messi in sicurezza con dei tiranti. Inizia ora la preparazione degli scassi (gli appoggi) della nuova soletta.

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La termografia




L'utilizzo della termografia permette la lettura delle radiazioni annesse nella banda dell'infrarosso da corpi sottoposti a sollecitazione termica. L'energia radiante è funzione della temperatura superficiale dei materiali e questa è a sua volta condizionata dalla conducibilità termica e dal calore specifico. Questi ultimi esprimono in termini quantitativi l'attitudine dal materiale stesso a trasmettere il calore o a trattenerlo. Quindi un materiale con valori alti di conducibilità si riscalderà velocemente ed altrettanto velocemente si raffredderà. Per effetto dei differenti valori di questi parametri, specifici per ciascun materiale, i diversi componenti di un manufatto, quale una muratura, assumeranno differenti temperature sotto l’azione di sollecitazioni termiche. Tale caratteristica è sfruttata dalla termografia per visualizzare, con appositi sistemi, i differenti comportamenti termici dei materiali. Grazie alla termografia si possono evidenziare ad esempio:
dispersioni termiche dovute a deficienze di coibentazione;
ponti termici;
umidità nelle murature;
strutture di solai in calcestruzzo armato;
presenza di canalette di impianti elettrici e/o canalizzazione di impianti idrico-sanitario e termico in funzione;
ammorsature tra strutture murarie con tessiture e materiali diversi.

Vi rimando quindi alla visione molto interessante di questo video e per chi vorrebbe documentarsi meglio l'autore pubblica sul suo sito anche esempi di indagini termografiche con molte informazioni utili.



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